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Le cave di marmo di Carrara

  • mariposaroxana
  • 6 dic 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 dic 2021

Il marmo bianco di Carrara è sicuramente il più famoso tra i marmi.

Apprezzata da sempre sia da grandi artisti celeberrimi, sia da architetti e designer di ogni tempo.

Con questi marmi sono stati realizzate grandi opere come La Pietà, il David, il Mosè di Michelangelo e Apollo e Dafne del Bernini. Ma molto apprezzato anche nella decorazione di pavimenti, cucine e bagni di lusso.

Le cave di Carrara si trovano all interno della catena montuosa Alpi Apuane, situate nel sud-ovest della Versilia.

Tra Carrara e le Apuane ci sono attualmente 165 cave attive e altre circa 600 ormai dismesse.

Si possono visitare alcune di queste cave di marmo, gallerie suggestive scavate nella roccia, si ripercorre secoli di storia in questi luoghi che fin dall'epoca romana si estrae questo prezioso materiale.

Queste visite si possono fare sia privatamente che con organizzazioni di tour operator. Ma anche per gli amanti del trekking che abbiano voglia di avventurarsi in queste insolite passeggiate; infatti le Apuane offrono vaste reti di sentieri con panorami unici e meravigliosi, scorci mozzafiato e esperienze certamente memorabili.

Intorno a questo territorio ruota tutta la storia delle cave, che fa della estrazione del marmo i suo punto di forza.


Le tecniche di escavazione ed estrazione del marmo hanno subito negli anni adattazioni sicuramente anche in base alla tecnologia e nuovi macchinari.

Il metodo più moderno e il più diffuso nelle varie cave è il taglio col filo diamantato che si adopera dalla fine degli anni cinquanta/ sessanta e tutt' ora in uso.

Nella storia però i primi cavatori sfruttavano le fratture naturali del marmo, nelle quali venivano inseriti dei cunei di legno di fico che venivano bagnati; questi dilatandosi provocavano il distacco della roccia.

Tornando ai giorni nostri in seguito all estrazione; una volta separato il blocco dal monte, si procede con al completo distacco, introducendo tra la parete e il blocco speciali cuscini metallici gonfiabili, che ne facilitano lo stacco definitivo che avviene utilizzando specifici scavatori cingolati, dopo aver provveduto a un sostegno di detriti che andrà ad attutire il blocco che si stacca.


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