


ASSENZE & PRESENZE
Resta
lo scheletro di marmo.
Ultimo testimone
dove intorno
c'era vita di carne,
di muscoli,
di tendini, di forza.
Materia ora sparita
divorata da formiche.
Ma il vivere resta
tra le ali delle api d'oro che danzano
e daranno vita ad altro
e altro ancora.
Scheletro in pietra che brilla,
simbolo in marmo
dell' interrotto ed eterno
cerchio
del vivere e del morire.
Vita dopo la vita
Marmo
splendida pietra.
Luccica
la forma esatta
e si afferma
ai nostri occhi.
Cranio d'orso
di marmo scolpito,
rinchiude
viva
rinchiude
viva
la selvggia forza
e la porta
in presenza.
C'è l'assenza del vivere selvatico ma esso si svela, come idea, tra le ombre
delle incisure scavate
e dentro le venature del marmo.
Questa
assenza presente
richiama
L' ancestrale paura.
Fragile.
Sono fragile
di albe
di cieli,
di tramonti.
Sono fragile
di mare,
di riflessi d' onda,
di profumi d' alga
e sasedine.
Sono fragile come un telaio di bicicletta
fatto in marmo
con i nodi della velocità
stretti, che legano,
che fermano, che trattengono
la voglia di partire
ma che vogliono essere sciolti.
Contrasto
con ruote libere, leggere,
una libertà circolare
che richiede sforzo, fatica
pronta ad esplodere e sa dove andare.
Sono fragile come un telaio di bicicletta in marmo, duro ma fragile.
Ma so aspettare
che il carbonato di calcio del marmo
si trasformi
in fibra di carbonio,
leggerissima, resistentissima e allora
volerò con la mia velocità.
Sono fragile
con la magia della forza della fragilità.
Poesie e testi del Dott. Leonardo Melossi